Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di digitalizzazione, ovvero della possibilità di trasformare i processi aziendali tradizionali innovandoli, quindi integrando le nuove tecnologie e gli strumenti informatici di ultima generazione.
La digitalizzazione aziendale è considerata tra le più grandi sfide attuali, poiché la nostra intera esistenza oggi è condizionata proprio dalla tecnologia. Integrarla, però, nel lavoro non è così facile, poiché bisogna considerare le figure professionali stesse: è necessario un cambio di mentalità.
In un mondo che è sempre più competitivo, c’è il bisogno di comprendere come muoversi: vediamo alcuni strumenti che possono tornare utili.
Software gestionali
Tra gli alleati di chi ha scelto di digitalizzare la propria azienda non possiamo non citare i software gestionali, una soluzione per semplificare il lavoro con la tecnologia. Ci troviamo al momento nella quarta rivoluzione industriale, nell’Industria 4.0: il processo di digitalizzazione è stato inarrestabile.
Al contempo, anche i clienti sono cambiati: c’è la necessità, oggi più che mai, di essere sul pezzo, di garantire consegne veloci, risposte immediate, assistenza. Tutto ciò non è impossibile, soprattutto con i (CRM. Quest’ultimi sono particolarmente utili per ottimizzare le strategie di marketing e per analizzare i dati.
Ma in commercio ci sono diverse tipologie di software, tutte indispensabili per semplificare il lavoro e ottimizzare i tempi, per l’appunto.
Ranocchi Fabriano, per esempio, propone gestionali per contabilità, paghe e amministrazione aziendale, o GIS Azi, che è pensato per le aziende e le PMI, un modo per migliorare il processo decisionale con lo scopo di ridurre gli errori.
I vantaggi di usare questi dispositivi si riflettono in modo positivo per l’azienda, in ogni caso: sono precisi e rapidi, ma soprattutto non commettono errori, consentendo di risparmiare sui costi di lavoro e automatizzare la reportistica.
Software per la Cyber Security
La maggior parte delle imprese lavora con il PC, navigando in internet e condividendo giornalmente una mole di informazioni e dati personali. Ciò significa che siamo esposti a non pochi rischi: dobbiamo adottare delle misure per prevenire qualsiasi fuga di dati.
Una delle principali sfide della digitalizzazione, del resto, è questa: virus, attacchi informatici, sicurezza. Gli hacker non prendono di mira unicamente gli individui, i privati, ma anche le PMI, le grandi aziende, le organizzazioni governative.
Il primo passo per promuovere la sicurezza potrebbe sembrare un controsenso, ma è… non sentirsi al sicuro. Un sentimento che spinge verso l’adozione di sistemi efficienti, come i software per la Cyber Security, per proteggere i dati sensibili, ma non solo.
Immaginiamo il seguente scenario: una fuga di dati. Cosa accadrebbe alla reputazione dell’impresa? Sebbene sia “meglio non saperlo”, in realtà prepararsi alle crisi e agli scenari peggiori in anticipo è la mossa delle grandi aziende per garantirsi la sopravvivenza nel mercato.
La digitalizzazione è un processo che è iniziato tempo addietro e che non si limita ai gestionali o a modificare i processi produttivi, magari con le automazioni. No, ancor prima di tutto un’azienda deve comunque essere sul web.
Avere un sito aziendale significa creare una propria immagine online e lavorare incessantemente affinché i clienti osservino il lavoro, i servizi, i prodotti, le recensioni. La brand identity è il cuore stesso dell’azienda, ed è composta da valori e mission, dalle persone che lavorano, dalle persone che gestiscono.
Oltre al sito web, in ogni caso, di pari passo ci sono i social: non tutte le PMI scelgono di sfruttare questi canali, eppure è un errore. Perché, con un pizzico di inventiva e di creatività, c’è sempre il modo di pubblicizzarsi sui social nel modo giusto.
L’importante è avere ben chiaro il proprio target, i clienti a cui ci si sta rivolgendo. I social sono diversi, e sono usati da fasce d’età ben precise: per esempio, le aziende che puntano a un target giovanile sanno che Instagram e TikTok sono due enormi punti di riferimento.
Analisi dei big data
Veniamo, infine, a un ulteriore tema per le aziende interessate alla digitalizzazione: l’analisi dei big data. Che sono, di fatto, un’opportunità per le aziende, poiché implicano dei vantaggi da non sottovalutare in alcun modo.
Per esempio, analizzare i dati permette di scoprire persino i comportamenti “nascosti” dei consumatori, arrivando ad anticipare le loro esigenze e identificando, sul lungo termine, dei modelli di consumo e delle previsioni utili per personalizzare le strategie di marketing. E, di conseguenza, le vendite.
Ci sono evidenti benefici anche per quanto riguarda la performance aziendale in sé, poiché la raccolta e la memorizzazione dei dati, soprattutto quando avviene in tempo reale, è una risorsa preziosa per avere un’idea della performance dell’azienda a 360°.
Creando segmenti sempre più mirati, infine, è possibile ulteriormente personalizzare i servizi, le offerte e le proposte, arrivando a un modello che è cucito su misura del cliente. Sembra fantascienza, ma, alla fine, è la pura realtà: questi sono solo alcuni degli strumenti utili per la digitalizzazione aziendale.