Invitalia offre dei finanziamenti a fondo perduto per aprire una scuola di musica. Si tratta però, di contributi che in parte possono essere definiti “a fondo perduto”, da un altro lato però, metà di essi dovranno essere restituiti.
È pur sempre un’ottima opportunità per poter avviare un proprio sogno nel cassetto, fondare quella tanto amata e desiderata scuola di musica, per che consentirà di raggiungere i propri obiettivi.
In base al bando presentato da Invitalia, è possibile usufruire fino ad un massimo di 129mila euro (IVA esclusa), e generalmente si rimborsa il 50% del credito ottenuto, e l’altro 50% è a fondo perduto.
Sul bando in questione, si dovranno leggere tutte le spese ammissibili grazie al bonus ottenuto. In linea di massima, ecco quali sono i costi da poter spendere a fondo perduto:
- Comprare degli strumenti musicali;
- Comprare attrezzatura audio adeguata;
- Comprare materiale acustico idoneo alle sale di musica di riferimento;
- Comprare attrezzatura (opzionale ed eventuale), per abbellire le sale con sedie, suppellettili, scrivanie e così via.
Il prestito che viene concesso per fondare una scuola di musica viene anche definito “Microimpresa”. Invitalia concede i fondi europei destinati a questa tipologia di finanziamento, sia per coloro che desiderano ingrandire la vecchia azienda, ma anche per chi ne vuole aprire una nuova (da zero).
La cifra a cui è possibile accedere in questo caso, può ammontare a circa 135 mila euro, suddivisa in questo modo:
- €129.000 Per allestire l’azienda;
- €16.000 Per le altre spese di gestione e manutenzione, tra cui: corrente elettrica, affitto, operatore telefonico e così via.
La metà dell’importo ricevuto (sotto forma di finanziamento), può essere restituito dopo 12 mesi da quando è stata aperta la scuola di musica. Un tempo ragionevole per poter andare a ROI.
Il tasso di interesse complessivo, inquadrato in modo agevolato, è pari all’1%. Una percentuale indubbiamente minore se paragonata ai classici prestiti.
Il prestito è rivolto a soggetti disoccupati, ma con esperienza nel reparto musicale (da dimostrare con corsi, titoli di studio, come ad esempio la presentazione del diploma ottenuto post conservatorio.)
La cifra da ottenere come prestito (ricordiamo che la metà sarà un contributo a fondo perduto), varia in base ai preventivi che dovranno essere presentati per tutti i lavori necessari all’apertura della scuola di musica.
Al fine di ottenere l’approvazione quasi certa del finanziamento a fondo perduto, suggeriamo di presentare il progetto con un adeguato business plan, il CV degli eventuali soci, i titoli di studi per dimostrare l’esperienza nel settore musicale, e i preventivi delle varie aziende che si occuperanno della distribuzione delle attrezzature.
Rimangono escluse dal prestito, tutte le opere murarie.
A tutto ciò, non va dimenticato l’iter burocratico per poter aprire la scuola di musica. Nello specifico, è essenziale inviare al Comune di appartenenza, la SCIA presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive. L’ASL invece, sarà la stessa a concedere l’abilitazione sanitaria ed igienica.