Codice tributo 8911: tutto quello che c’è da sapere
Quando si deve compilare il modello F24 è necessario utilizzare il codice tributo 8911. Questo codice serve per procedere con il versamento delle sanzioni in caso in cui vi siano state violazioni relativa alle imposte di bollo, alle imposte sostitutive e tanto altro.
Si tratta di un codice specifico che viene utilizzato da un contribuente quando decide di regolarizzare la propria posizione fiscale dopo della data di scadenza.
Per poter regolarizzare la propria situazione fiscale i cittadini devono procedere al pagamento della multa compilando il modello F24 e riportando il codice tributo che identifica il ravvedimento.
Questo dello deve essere inviato tramite e-mail oppure deve essere presentato all’ agenzia delle entrate al contribuente. Se non viene presentato il modello F24 a saldo zero è prevista una multa pari a 50 euro nel caso in cui vi sia un ritardo di 5 giorni lavorativi e di 100 euro nel caso in cui il ritardo è superiore a 5 giorni lavorativi.
I cittadini contribuenti possono regolare spontaneamente un ravvedimento del modello F24 a zero, inserendo il codice tributo 8911 per pagare la sanzione in misura ridotta.
Vediamo insieme che modo è possibile regolamentare la propria posizione fiscale.
Innanzitutto è consigliabile affidarsi ad un commercialista professionista nel settore che sappia consiglia la scelta giusta da fare. Nel caso in cui si decide di non affidarsi ad un commercialista preferendo il fai da te, oppure nel caso in cui comunque si intende avere una visione chiara sui pagamenti da effettuare bisogna capire cosa sono la dichiarazione integrativa e la dichiarazione tardiva.
Approfondiamo l’argomento.
Dichiarazione integrativa e dichiarazione tardiva: cosa sono?
La dichiarazione dei redditi per tutti coloro che dispongono di una Partita Iva non deve essere presentata con il modello 730 (questo modello incluso i redditi del lavoro dipendente o della pensione, i contributi previdenziali, gli acconti, le ritenute, le spese universitarie, le spese sanitarie e tanto altro) ma con il Modello Unico. All’interno di questo modello vengono segnalati i ricavi percepiti nel corso dell’anno di imposta precedente, sia se si tratta di redditi da lavoro autonomo che necessitano di Partita Iva, che di redditi di impresa oppure di qualsiasi altro tipo di reddito che sia diverso dal 730.
Quando viene compilato il modello può capitare di commettere errori, come ad esempio effettuare pagamenti sbagliati oppure dei pagamenti in ritardo.
Quando ci si accorge di aver commesso alcuni errori o inadempienze è necessario ricorrere al riparo velocemente. Molte volte si può ricorrere al ravvedimento operoso che consente non solo di saldare determinare situazioni, ma permette anche ai contribuenti di beneficiare di alcune riduzioni sulle sanzioni.
Quando parliamo di ravvedimento della dichiarazione dei redditi, bisogna effettuare una distinzione tra dichiarazione integrativa e dichiarazione tardiva. Approfondiamo l’argomento.
Dichiarazione integrativa: cos’è ?
Questa tipologia di dichiarazione permette di apportare una modifica al contenuto di una dichiarazione che è stata già precedentemente presentata.
La dichiarazione integrativa, relativa ad una dichiarazione che è stata presentata precedentemente permette di correggere eventuali errori. Ciò che deve essere fatto è presentare una dichiarazione dei redditi corretta. A questo bisogna aggiungere il versamento dell’imposta dovuta, gli interessi di mora, le sanzioni , seppure ridotte secondo le disposizioni del ravvedimento operoso.
La presentazione della dichiarazione dei redditi per le persone fisiche e per le società scade ogni anno il giorno 30 novembre . Potrebbe accadere che si commettono errori durante la compilazione del modello dell’imposta.
Può riguardare sia quando è viene versata una somma maggiore rispetto a quella stabilita dalla legge che quando il reddito non viene dichiarato.
Dichiarazione tardiva : cos’è ?
La dichiarazione tardiva è una tipologia di dichiarazione che viene effettuata quando la presentazione viene omessa.
La dichiarazione tardiva può essere richiesta da tutti i contribuenti, sia per scelta che per errore, che non hanno presentato una corretta dichiarazione dei redditi oppure la dichiarazione IRAP oppure ancora la dichiarazione IVA entro la data di scadenza.
I contribuenti che possono fare una dichiarazione tardiva sono:
- Le persone fisiche, i titolari di partita IVA
- Le società di persone, le società di capitali, gli studi professionali e le società fiduciarie, le cooperative
- Gli enti non commerciali
- Le amministrazioni dello Stato
E’ necessario inoltre effettuare una distinzione di violazione, indicando le violazioni dichiarative ravvedute sia entro 90 giorni che dopo i 90 giorni. Vediamo insieme cosa sono queste due tipologie di violazioni:
- Violazioni dichiarative ravvedute entro 90 giorni dalla data di scadenza del termine di presentazione. La dichiarazione tardiva può essere punita con una cifra che variava da 250 a 1000 euro. Quan
- Violazioni dichiarative ravvedute dopo 90 giorni dalla scadenza del termine di presentazione. In quest’ultimo caso viene considerata omessa e quindi si è soggetti a sanzione da parte dell’Agenzia delle entrate.