Si sente parlare spesso di addizionale regionale Irpef senza sapere che cos’è e come si calcola. Come si potrebbe intuire dal nome stesso, quest’ultima è una imposta che viene aggiunta a quel che viene tassato sul reddito delle persone fisiche.
L’addizionale regionale Irpef varia in base alla Provincia autonoma e alla Regione dove risiede fiscalmente il contribuente. Essa si determina applicando l’aliquota al reddito totale (tenendo in considerazione della somma al netto degli oneri da poter dedurre).
Come si calcola l’addizionale regionale in aggiunta all’imposta sul reddito delle persone fisiche? Verrà applicata l’aliquota, (dev’essere basata sull’aliquota prevista dalla Regione dove è residente il contribuente), in base al reddito totale dove si pagherà l’Irpef e al netto di potenziali deduzioni fiscali.
Per semplificare l’operazione matematica:
Reddito imponibile – le spese da poter dedurre x l’aliquota addizionale regionale
Come espressamente specificato inizialmente, l’addizionale regionale Irpef varia in base al luogo in cui si risiede fiscalmente. Si può monitorare ogni singola aliquota, sul grafico governativo dell’addizionale regionale Irpef.
Basterà cliccare sulla Regione di Italia interessata, e una aperta la pagina successiva poter osservare dal menu a tendina l’addizionale regionale sull’imposta sul reddito delle persone fisiche. I dati vengono mostrati a partire dall’anno 2015 fino al 2021.
Inoltre, alcune Regioni dispongono il proprio addizionale Irpef in base al reddito complessivo (aumenterà gradualmente il base al RAL), altre invece, propongono una imposta unica indipendentemente dal reddito lordo totale.
Le Regioni potranno variare la percentuale di aliquota da applicare, entro il 31 dicembre di ogni anno, con valenza a partire dal prossimo. Ad esempio, se la Regione Lombardia volesse aumentare il suo addizionale Irpef nel 2022, dovrà dichiararlo entro e non oltre il 31 dicembre dell’anno 2021.