Vi sarà già capitato che la vostra compagnia assicurativa che attualmente fornisce l’RC per l’automobile, oppure la banca presso la quale avete depositato i vostri risparmi, vi abbia proposto una polizza sulla vita, magari proprio qualche ora fa, e non abbiate idea se accettare o meno.
D’altronde si tratta di una spesa aggiuntiva a quelle che già sosteniamo ogni giorno e potrebbe lasciarci interdetti, portandoci a rifiutare l’offerta per evitare di sprecare il nostro denaro.
La realtà è ben differente e per questa ragione nel nostro articolo cercheremo di capire nel dettaglio come funziona una polizza sulla vita e quali sono le tipologie disponibili in commercio.
Che cos’è una polizza vita
L’assicurazione sulla vita funziona allo stesso modo di quella che potremmo stipulare per la nostra automobile o la nostra imbarcazione, se siete fortunati ad averla.
Il rapporto si sviluppa tra tre entità distinte: l’assicurazione, il contraente e il beneficiario.
Il contraente ha il compito di pagare il premio assicurativo alla compagnia assicurativa, che attiva la polizza e la rinnova annualmente o periodicamente. Nel caso accadesse l’evento avverso su cui siamo assicurati, il beneficiario otterrà l’indennizzo in denaro pattuito in fase di stipula.
In sostanza, quando si stipula una polizza vita è necessario identificare il beneficiario che otterrà il risarcimento nel caso il contraente deceda. In alcuni casi, contraente e beneficiario potrebbero essere la stessa persona, come vedremo tra poco nel paragrafo dedicato alla “polizza caso vita”.
Negli ultimi anni, come riferito anche qui, le polizze vita hanno avuto un enorme successo, specialmente post covid, e per questo motivo moltissime compagnie le hanno inserite all’interno dei loro pacchetti.
Se volete acquistarne una, potrete sempre valutare online le offerte migliori, accettare un’offerta da parte della vostra banca o rivolgervi alle aziende più conosciute del panorama italiano. Vi suggeriamo di scegliere con attenzione a chi vi rivolgete, in quanto deve essere un’azienda solida che sia in grado di risarcire nel caso di eventi avversi somme molto alte.
A tal proposito, se desiderate avere un preventivo, vi consigliamo anche di dare un’occhiata al sito web di Unipolsai, che sicuramente conoscerete. Sul loro sito ufficiale troverete nel menu in alto la sezione “protezione”, al cui interno potrete consultare i diversi pacchetti disponibili per le polizze vita.
Le diverse tipologie di assicurazione sulla vita
Arrivati a questo punto, possiamo andare maggiormente a fondo dell’argomento, vedendo quali sono le 3 tipologie di assicurazione sulla vita che normalmente vengono proposte dalle compagnie.
Le polizze caso morte
Il funzionamento di questa polizza è il medesimo descritto poco fa: quando avviene il decesso del contraente (o assicurato) la compagnia eroga il risarcimento in denaro al beneficiario (che normalmente è un famigliare).
Alcune compagnie offrono anche delle coperture accessorie che prevedono risarcimenti in denaro nel caso di infortuni molto gravi e invalidità permanente.
Per chi svolge mansioni pericolose o chi vuole essere certo che i propri cari non abbiano difficoltà a pagare il mutuo della casa, questa copertura è davvero molto utile.
Le polizze caso vita
Queste polizze hanno un funzionamento inverso, molto simile ad una sorta di fondo pensioni (se ne avete uno vi suggeriamo anche di leggere questo interessante articolo nel caso vogliate cambiarlo).
L’assicurato, il contraente e il beneficiario sono la stessa persona, che ottiene il cosiddetto risarcimento se al termine del contratto è ancora viva.
Questo significa che ci si impegna a versare periodicamente un premio alla compagnia per circa 10 o 20 anni: se al termine si è ancora in vita si può riscuotere tutto ciò che si è versato fino a quel momento.
La restituzione del premio prevede chiaramente una rivalutazione e l’aggiunta degli interessi da parte della compagnia. A tal proposito, ci sentiamo anche di consigliarvi questo articolo che vi offre alcuni interessanti spunti di riflessione su come le polizze e i risarcimenti in denaro dovrebbero essere rivalutati in base all’inflazione crescente.
Le polizze miste
Concludiamo poi con le polizze miste, che sono più costose e al contempo offrono entrambi i vantaggi delle due precedentemente citate.
Se l’assicurato decede prima della scadenza del contratto, il beneficiario indicato otterrà il risarcimento in denaro. Al contrario, se il contraente sarà ancora in vita alla scadenza del contratto, otterrà direttamente il risarcimento, proprio come avviene nelle polizze caso vita.
A questo si aggiunge una variante: le polizze Index linked e quelle Unit linked.
Le prime prevedono l’investimento dei capitali versati in titoli azionari e indici di borsa. Al contraente viene comunque sempre garantito un capitale minimo da ritirare allo scadere della polizza, in quanto si tratta di investimenti leggermente “pericolosi”, anche se vengono fatti dagli esperti delle compagnie.
Le polizze Unit linked prevedono invece l’investimento del capitale versato in veri e propri fondi di investimento, che hanno rese inferiori ma al contempo sono più sicuri per il futuro e più stabili.