Il concetto di Facility Management, ormai da qualche anno, si sta facendo sempre più largo all’interno delle aziende.
Un concetto che, nato negli Stati Uniti verso la fine degli anni ‘80, consiste nel porre maggiore attenzione alle condizioni dei lavoratori, soprattutto per quanto riguarda le attrezzature e gli ambienti di lavoro, per aumentare i profitti aziendali.
L’obiettivo finale del Facility Manager, ovvero della figura che si occupa di questa attività all’interno di un’azienda, è di aumentare l’efficienza aziendale riducendo i costi di gestione.
Il Facility Management, per svolgere questa attività complessa che riguarda diversi settori di produzione, si avvale di soluzioni software personalizzate come quelle ideate da Broadway Solutions.
Il professionista che ricopre questo ruolo così importante deve infatti gestire un numero considerevole di dati che vanno dalla programmazione della manutenzione alla gestione del budget, passando per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Facility management: di cosa si occupa
Un numero sempre più alto di aziende si affidano al Facility Management per aumentare i propri profitti, attraverso il miglioramento dei processi produttivi.
Il Facility Manager, infatti, ha il compito di gestire tutte risorse dell’azienda: sia quelle rappresentate dagli strumenti e dalle strutture e sia quelle relative ai lavoratori.
Per la strumentazione: il manager vuole garantire efficienza e stato di conservazione.
Questo avviene attraverso il controllo, la programmazione e l’implementazione delle attività di manutenzione dei macchinari di lavoro e degli edifici stessi che compongono l’azienda.
L’obiettivo è quello di aumentare il ciclo di vita delle strutture per abbassare i costi di gestione e conseguentemente aumentare i profitti.
Per i lavoratori invece l’attività è volta a migliorare al massimo le condizioni di lavoro sia per quanto riguarda gli ambienti, sia per quanto riguarda i regolamenti.
Il perfezionamento degli ambienti di lavoro migliora le performances del singolo soggetto e della squadra di lavoro.
Questa tecnica permette in sostanza di aumentare l’efficienza dei lavoratori e la loro produttività. Motivo per cui, tra le tante migliorie apportabili all’ambiente di lavoro, è diventato importante avere un giardino aziendale e conservarlo in ottimo stato.
Il Facility Manager si occupa anche di fare in modo che all’interno dell’azienda vengano rispettate tutte le normative e le linee guida sulla sicurezza, in modo da diminuire il rischio che si possano verificare incidenti.
È sempre suo compito quello di controllare il livello di sicurezza dell’azienda con la programmazione di audit, ispezioni e attività di controllo e formazione.
Facility management: i settori di competenza
L’attività del Facility Management, per via della sua complessità, è stata suddivisa in tre grandi settori che hanno soprattutto il compito di delimitare le sue zone di competenza all’interno di un’azienda.
Indipendentemente dal settore di competenza, il professionista che si occupa di questa attività deve avere delle conoscenze approfondite su tutti gli aspetti strategici, finanziari e manageriali che riguardano un’azienda.
Il primo aspetto che compete al Facility Management è quello strategico che riguarda la gestione e l’approvvigionamento dei servizi e delle risorse per raggiungere gli obiettivi aziendali. A lui spetta quindi, tra le altre cose, la scelta dei fornitori e della gestione del budget.
Il Facility Manager si occupa anche di tutto ciò che concerne il controllo, la valutazione e l’efficienza del processo aziendale. È suo compito quindi individuare eventualmente nuovi metodi produttivi per ottimizzare i tempi di produzione, il tutto mirato al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
L’ultimo aspetto di cui si occupa il Facility Management è strettamente operativo/gestionale. Il Manager, infatti, si occupa di gestire e coordinare tutte le attività che si svolgono all’interno dell’azienda, così come della definizione delle procedure che regolamentano ogni fase produttiva.