La registrazione del marchio non è obbligatoria ma è consigliata al fine di poterlo tutelare al 100%. Ma una volta che questa azione è stata fatta, come ci si comporta dopo? Quali sono i documenti da depositare? Ecco cosa bisogna sapere.
È importante registrare il marchio?
Tutto parte da una nuova azienda o prodotto con il concepimento di un nuovo marchio che dovrà essere la chiave per arrivare all’utente finale. Prima di metterlo in pratica controllare se il marchio è già registrato e poi procedere.
Come accennato, la registrazione non è obbligatoria ma consigliata nel momento in cui non si vuole avere a che fare con qualcuno che ruba e usa quell’idea in particolare. Il furto del marchio è perseguibile dopo una denuncia in tribunale, ma se non è stato registrato diventa quasi impossibile dimostrare il fatto. Le prove devono essere tante e non sempre ci si ritrova nella condizione di poter “vincere” questa battaglia.
Gli imprenditori più attenti decidono quindi di dedicare una parte del budget alla registrazione – che ha costi bassi – facendo in modo che nessuno possa appropriarsi del marchio in maniera illecita. E dopo che è stato fatto, cosa deve fare l’imprenditore?
Cosa fare dopo aver registrato il marchio
Una volta che il marchio è stato registrato, l’imprenditore non dovrà fare nulla. Per dieci anni infatti sarà depositato, con le tasse pagate e il certificato che attesta l’avvenuta azione.
Solo una cosa è importante: usarlo da subito. I professionisti del settore evidenziano che se il marchio non viene usato nei primi cinque anni, si potrebbe perdere il diritto, controllando le modalità con le quali sia avvenuta la registrazione.
In poche parole, il marchio dell’azienda/prodotto decade nel momento in cui l’imprenditore decide di metterlo dentro un cassetto per alcuni anni. Non può però essere cancellato se non azione legale specifica che deve confermare questo mancato uso con decadenza reale.
Per esempio, se il marchio registrato non viene utilizzato ma lasciato da parte per il futuro si potrebbe creare un pasticcio con relativa richiesta di decadenza. Ma come può un imprenditore far vedere che sta utilizzando realmente il suo marchio? In tutti i modi possibili:
- Sul sito web
- Nella carta intestata
- Sulle comunicazioni pubblicitarie
- Nel prodotto stesso con le etichette
- Sulla mail vicino alla firma
- Negli scatoloni se si tratta i prodotti
È importante che quel marchio venga visualizzato – in ogni modo, come anticipato – e usato nel modo in cui è stato registrato (logo oppure logo+ testo o ancora solo testo). Attenzione, perché ogni possibile stravolgimento senza l’opportuna registrazione può portare alla sua decadenza.
Ma non è tutto, anche l’ambito di attività è molto importante. Al momento della registrazione viene chiesto all’imprenditore se vuole che sia figurativo oppure denominativo. Il costo si riferisce anche alle classi e categorie di cui farà parte: se è stato registrato all’interno di 4 classi dovrà essere impiegato in tutte. In caso contrario potrebbe decadere per una di queste, ovvero quella inutilizzata.
In conclusione, dare valore alla propria azienda è un aspetto fondamentale così come il controllo del marchio dopo la sua registrazione.