Chi si approccia per la prima volta al codice tributo 104T, la prima cosa che si chiede è quando usarlo e per cosa. Si tratta di una cifra che sarà applicata solo ed esclusivamente in un contratto preliminare per una compravendita immobiliare. Il codice viene identificato per l’appunto, dall’Agenzia delle Entrate.
Innanzitutto, per rispondere al “per cosa viene utilizzato il codice tributo 104T”, è bene chiarire, che si tratta di una imposta di registro applicata dall’Agenzia delle Entrate, al fine di essere inserita durante l’accordo preliminare tra le due parti: venditore e acquirente.
Prima che venga redatto l’atto notarile (anche noto come rogito), si stipula il compromesso, che sarebbe il documento preliminare alla compravendita dell’unità immobiliare, dove ci sarà proprio l’imposta di registro nota come codice tributo 104T.
A questo punto il contratto preliminare va compilato e laddove richiesto, le due parti dovranno provvedere all’aggiunzione di ulteriore documentazione. Non di meno, proprio in questo foglio si troverà il fatidico codice tributo 104T, insieme al 109T.
- 104T: questa tassa di registro ammonta allo 0,5% in merito alla caparra versata.
- 109T: questa tassa di registro è fissa ed ammonta a 200€.
Per accertarsi di quanto scritto, è sufficiente aprire il file dell’Agenzia delle Entrate e il codice tributo oltre ad essere specificato come “imposta registro trasferimento fabbricati e relativi contratti preliminari”, indica la sostituzione al tradizionale ed ormai inesistente 103T.
Il codice tributo 104T però, non potrà risultare “in detrazione”, se nel modello F23 ci sia un soggetto differente rispetto a colui che sarà effettivamente il proprietario dell’unità immobiliare e che di conseguenza, acquisterà l’appartamento.
Conoscere le tasse di registro e tutti gli step che ci sono prima di redigere il rogito, è indispensabile affinché venditore e acquirente possano rimanere soddisfatti dell’accordo di compravendita immobiliare.