Il certificato storico di residenza attesta la residenza di un individuo in un comune da una data specifica in poi. La richiesta deve essere effettuata obbligatoriamente nell’ultimo comune in cui si è spostata la propria residenza. Ma come ottenere questo documento? Scopriamolo insieme.
Certificato storico di residenza: come richiederlo?
Il certificato storico di residenza permette di costatare da quando e per quanto tempo una persona risiede in un determinato Comune.
La richiesta di questo certificato può essere fatta direttamente agli uffici del Comune. Per emettere il certificato bisogna: prenotare il proprio appuntamento via mail, mediante i canali offerti dal Comune, oppure telefonicamente. In alternativa, è necessario recarsi agli uffici e attendere il proprio turno fino a quando non sarà possibile parlare con il dipendente del comune e farsi rilasciare il certificato.
Un’altra soluzione – più comoda e immediata – è richiedere il certificato online, presso una delle agenzie di intermediazione e disbrigo pratiche abilitate (qui ad esempio puoi richiedere il tuo certificato storico di residenza). Quando si richiede lo storico di residenza online, presso un’agenzia specializzata, si occuperà di tutto un incaricato, che si recherà agli uffici del Comune, mostrerà i documenti necessari per la richiesta, farà la fila al tuo posto e poi ti invierà il file via mail. Inoltre, per chi ha bisogno del cartaceo originale, questo verrà spedito con Posta Prioritaria al domicilio del richiedente.
In poche parole, chiedendo il Certificato di Residenza online, non dovrai far altro che inviare i documenti utili ed effettuare una richiesta direttamente online dal tuo PC, sul sito dell’agenzia prescelta: eviterai così inutili perdite di tempo e lunghe code agli sportelli.
A cosa serve richiedere il certificato di residenza?
La richiesta del certificato storico di residenza può essere utile in diverse occasioni. La Pubblica amministrazione – oppure un privato – potrebbe averne bisogno per alcuni specifici scopi. Ad esempio, è possibile che questo venga richiesto per partecipare a un concorso pubblico oppure a un bando, ma anche nel caso d’accensione di un mutuo in banca, per la compravendita di un immobile. Spesso – a seconda del tipo di pratica che si deve espletare – è richiesto insieme al certificato di stato di famiglia. Qui puoi trovare un approfondimento sulla differenza tra certificato di stato di famiglia e certificato storico di stato di famiglia.
In breve, ci sono diversi casi in cui si deve necessariamente mostrare dove si vive e dove si è vissuto in modo stabile per un determinato periodo al fine di definire la residenza. La residenza, per la legge, è il luogo in cui una persona vive e lavora in modo stabile.
Per la residenza non c’è un numero minimo di giorni che si debbano trascorrere presso l’indirizzo indicato (ad esempio quando si viaggia per lavoro): l’importante è che il luogo scritto nel documento sia quello dove si risiede da soli o insieme ad altre persone in modo stabile.
Il certificato storico di residenza, a differenza del certificato di residenza attuale, non può essere prodotto con un’autocertificazione e deve essere richiesto obbligatoriamente al Comune di Residenza. Bisogna ricordare, anche, che la dichiarazione di residenza non ha una durata “indeterminata”. Infatti, il documento – una volta che è stato rilasciato con il timbro e la data apposta dal Comune – ha una durata limite di sei mesi.
Trascorsi i sei mesi, nel caso in cui se ne abbia bisogno, sarà necessario richiedere un nuovo documento ed effettuare quindi una nuova richiesta.