Il merchandising, in linea generale, può essere definito come l’insieme di tutte quelle attività messe in atto per spingere i consumatori ad acquistare determinati prodotti.
Visual merchandising e trademark merchandising
Il merchandising può assumere due accezioni di significato. Il visual merchandising indica tutte le iniziative messe in atto all’interno del punto vendita al fine di aumentare le vendite. In questo senso, un’ottima strategia per incrementare vendite e profitti prevede di disporre e organizzare i prodotti all’interno dello store in modo da attirare l’attenzione dei consumatori, spingendoli così ad acquistare.
Il visual merchandising è molto utilizzato nel settore retail, dove la disposizione dei prodotti nelle vetrine e sugli scaffali, la presentazione delle etichette e l’organizzazione del negozio assumono un’importanza strategica fondamentale.
Il trademark merchandising, invece, viene utilizzato per indicare un contratto che permette di utilizzare a scopo commerciale un brand per vendere prodotti che non appartengono alla stessa categoria merceologica. Per fare un esempio, basta pensare alla nota catena di ristoranti Hard Rock Cafè che per un periodo ha spopolato con le sue magliette, cappellini e gadget di ogni genere.
L’utilità strategica del merchandising
A questo punto, vi starete sicuramente chiedendo come questa pratica può tornare utile per il vostro brand e quali sono i vantaggi.
Il primo elemento da considerare è la brand identity, utile soprattutto per i marchi poco conosciuti. Attraverso l’utilizzo del merchandising, infatti, è possibile rafforzare l’identità del marchio, aumentandone la notorietà. Una pratica molto comune ma efficace per raggiungere lo scopo consiste nell’offrire dei gadget gratuiti o poco costosi ai propri clienti.
Attuando questa strategia, inevitabilmente aumenterà la brand awareness del marchio e il logo dell’azienda resterà impresso più facilmente e più a lungo nella mente dei consumatori. Non solo, se i gadget sono collegati al contesto in cui opera il marchio in questione, i potenziali clienti potranno più facilmente collegare il logo presente sull’oggetto al settore di appartenenza dell’azienda che l’ha regalato. Un esempio potrebbe essere un’azienda del settore tecnologico che offre gadget per pc, come un portachiavi con penna USB incorporata.
Utilizzare il merchandising può rivelarsi una scelta vincente, anche se richiede impegno, energie e la messa a punto di una strategia efficace. Per fare questo, potete decidere di mettervi alla prova e cimentarvi voi stessi nell’impresa, oppure affidarvi ad aziende che offrono servizi di gestione merchandising in outsourcing.
Prendi esempio dai grandi marchi
I grandi marchi che sfruttano sia il visual merchandising nei propri negozi che il trademark merchandising per aumentare la propria brand awareness ed essere più competitivi sul mercato sono tantissimi. Grazie a questa strategia, oltre ad aumentare il proprio bacino di utenza e ad ampliare la propria clientela, è possibile rafforzare la propria brand identity ed entrare e affermarsi anche in nuovi mercati.
Pensate ad esempio a marchi come Starbucks, Coca-Cola o McDonald’s. Si tratta di brand conosciuti in tutto il mondo, che appartengono al settore food&beverage. Tuttavia, hanno espanso il loro business proponendo alla loro clientela magliette, felpe, tazze, cappellini, portachiavi, bicchieri e tante altre cose.
Anche altri grandi marchi hanno seguito questo esempio, come Google o Disney. Entrambi questi brand hanno proposto al loro pubblico prodotti che poco avevano a che fare con la loro identità, ma che hanno riscosso un enorme successo. Anche qui, cappellini, portachiavi, magliette, felpe, bicchieri e innumerevoli altri oggetti hanno contribuito ad incrementare le vendite.
I clienti, in questo caso, sono dei veri e propri brand lover, che acquistano i beni con sopra il logo del loro marchio preferito e a cui sono più affezionati. Questo fa aumentare enormemente la brand loyalty, specie se si offre un prodotto esclusivo e davvero unico ai clienti più fedeli.