Google Ads è l’innovativo ed intelligente strumento che Google offre, gratuitamente, a chiunque decida di lanciarsi nel marketing online e nelle campagne pubblicitarie. Ogni inserzionista che si rispetti, dunque, dovrebbe conoscere e adoperare Google Ads: ne abbiamo parlato con Francesca Bonavera consulente certificato Google Adwords. Francesca ci spiega che, quando si inizia a scrivere un annuncio per Ads, la domanda che bisogna porsi non è “cosa scrivo nell’annuncio?” bensì “perché le persone dovrebbero leggere il mio annuncio?”. Scopriamo, quindi, quali sono le migliori indicazioni per usare in modo ottimale ed intelligente questo essenziale strumento fornito da Google.
Rete Search o Google Display Network: quale usare e perché
Per un’esperienza ottimale, Google fornisce due strumenti interni a Google Ads: il primo è Rete Search (o rete di ricerca) mentre il secondo tool è Google Display Network. La rete di ricerca è lo strumento ideale se quello che si sta cercando è di vendere dei prodotti oppure dei servizi molto specifici, per i quali sussiste una domanda ben definita sul mercato attuale (e, di conseguenza, anche nei motori di ricerca come Google). La Google Display Network, invece, è sicuramente lo strumento più coerente da adoperare se quello che si desidera è incentivare la domanda da parte degli utenti; non solo, si rileva ideale anche per eseguire del branding ad ampio spettro. Infine, Google Display Network si rileva essenziale quando i costi della search sono molto alti, situazione che si verifica molto di frequente – e sempre più spesso – in specifici settori.
Cosa vuol dire attivare una campagna di remarketing su Google
Su Google Ads esistono le campagne di remarketing: a cosa servono e quando è utile attivarle? Con il termine remarketing si fa riferimento ad una tecnica recentemente introdotta la quale consente di far visualizzare i propri annunci anche ad utenti che sono passati precedentemente sul sito internet di interesse. Le campagne di remarketing funzionano sfruttando i famosi cookies (ovvero le piccole porzioni di software che AdWords salva nel computer in uso quando si passa da siti che possiedono attivamente tale funzione). Il remarketing è importante in Google, tanto che l’azienda sta investendo parecchio in esso all’interno dei dispositivi smart home: infatti, esso si usa anche e sopratutto per fidelizzare il cliente, facendo sì che egli sia stimolato a ripetere gli acquisti nel tempo. Non solo, le campagne di remarketing sono anche usate al fine di sollecitare ulteriormente i clienti che sono giunti quasi alla conclusione di un acquisto ma che, per svariati motivi, non hanno effettuato il pagamento che l’avrebbe terminato. Quando si parla di remarketing è doveroso nominare anche il retargeting: questo processo si fonda prevalentemente sugli interessi che Google assegna a ciascun utente in base alle sue ricerche nel motore di ricerca e a seconda dei siti internet che il cliente visita con frequenza maggiore.
L’importanza delle keyword
Le keyword sono essenziali in Google Ads, e scegliere da soli le parole chiave migliori non è per nulla semplice: fortunatamente il software è particolarmente adeguato a questa funzione, poiché è nato per questo. È dunque facile optare per le keyword migliori: sarà la piattaforma a suggerire all’inserzionista le migliori parole ed i termini simili per far sì che il maggior numero di utenti possibile adeschi alla campagna pubblicitaria di interesse. Google, per fare ciò, seleziona le parole chiave partendo dai competitor affini e selezionando i termini principali che per loro stanno decretando il successo della campagna. L’intelligenza artificiale (AI) sottende i meccanismi di Google Ads, ma fa parte di una grande realtà nell’azienda: Google investe moltissimo nell’AI in numerosi settori. L’AI è soggetta ad un costante miglioramento nella ricerca e nella selezione delle parole chiave, il che consente agli inserzionisti di perfezionare banner ed annunci per le campagne pubblicitarie.